I Butteri: l’orgoglio equestre della Maremma Toscana

Nel cuore selvaggio della Maremma Toscana, dove il profumo del mirto si fonde con la brezza marina e le colline si accendono di luce dorata al tramonto, sopravvive una figura leggendaria: il buttero.

Esperienza di equitazione in Toscana

Nel cuore selvaggio della Maremma Toscana, dove il profumo del mirto si fonde con la brezza marina e le colline si accendono di luce dorata al tramonto, sopravvive una figura leggendaria: il buttero.<br><br>Custode di una tradizione millenaria, il buttero è molto più di un semplice mandriano; è l’anima equestre della Toscana, il “cowboy italiano” che incarna l’identità autentica di queste terre.

Chi sono i butteri?

I butteri sono i cavalieri tradizionali della Maremma, da secoli impegnati nella gestione del bestiame brado, in particolare vacche maremmane e cavalli, tra pinete, pascoli costieri e vaste campagne.

A differenza dei cowboy americani, nati nell’epoca della colonizzazione dell’Ovest, i butteri affondano le radici in un’antica cultura agro-pastorale toscana, plasmata da fatica, rispetto per la natura e profonda conoscenza del territorio.

Il termine buttero deriva probabilmente dal greco boutherès, “guardiano di buoi”, a testimonianza delle sue origini remote. Oggi, i butteri sono il simbolo vivente della Maremma più autentica.

Dove si possono incontrare i butteri in Toscana?

La tradizione del buttero è ancora nel sud della Toscana, soprattutto nella Maremma grossetana. Luoghi come Alberese, il Parco Regionale della Maremma, Capalbio e le campagne intorno a Magliano in Toscana rappresentano il cuore pulsante di questa cultura.

In questi territori è possibile:

  • Assistere a dimostrazioni equestri e rievocazioni storiche.
  • Partecipare a eventi tradizionali come la Festa di San Lorenzo o la Giostra del Buttero.
  • Visitare agriturismi e tenute storiche dove si tengono tour esperienziali.
  • Esplorare musei come il Museo della Cultura Contadina di Grosseto.

Butteri vs Cowboy: quali sono le differenze?

A prima vista, butteri e cowboy sembrano simili: entrambi a cavallo, entrambi custodi di mandrie. Ma le differenze sono profonde.

  • Origine: i cowboy nascono in America nel XIX secolo; i butteri esistono da secoli in Toscana.
  • Stile di monta: i butteri utilizzano la monta maremmana, più tecnica e raccolta, adatta a muoversi tra boschi e pascoli. I cowboy montano in stile western, più rilassato.
  • Cavallo: Cavallo: i butteri cavalcano il cavallo maremmano, resistente e fedele compagno di lavoro.
  • Attrezzatura: niente rodei. Il lazo dei butteri è corto e intrecciato a mano per un lavoro di precisione. L’abbigliamento è sobrio: cappello di feltro, tabarro (mantello pesante), pantaloni rinforzati.
  • Spirito: i cowboy incarnano la conquista e l’espansione americana. I butteri, invece, rappresentano la resilienza di una terra agricola, forgiata dal vento, dalla fatica e dal tempo lento della natura.

Una giornata da buttero

Il lavoro del buttero inizia all’alba, quando la nebbia avvolge ancora la Maremma. A cavallo, raduna le mandrie, controlla gli animali, ripara recinzioni, muovendosi in silenzio e in perfetta sintonia con l’ambiente. Ogni gesto è frutto di competenze tramandate da generazioni.

Oggi molti butteri affiancano alla loro attività tradizionale esperienze turistiche autentiche, raccontando storie, mostrando l’arte del lazo e svelando il profondo legame tra uomo e cavallo. Tra esperienze di LA ROQQA, gli ospiti possono scoprire l'escursione a cavallo: un viaggio guidato attraverso uliveti, campi profumati di rosmarino e sentieri boschivi soleggiati. Con un po' di fortuna, si possono avvistare cervi, cinghiali o altri animali selvatici autoctoni. È una vera e propria avventura nella Toscana più autentica.

Vivere l’esperienza dei butteri in Maremma

I butteri non sono solo folklore, ma rappresentano l’identità profonda della Maremma e della Toscana rurale. In un mondo che corre veloce, la loro presenza è un baluardo di valori antichi: rispetto per la terra, sapienza manuale e lentezza consapevole.

Questa tradizione, oggi riconosciuta come riconosciuta come patrimonio culturale immateriale, merita di essere tutelata e tramandata. Scoprire il mondo dei butteri significa contribuire a mantenerlo vivo, vivendo un pezzo autentico di Toscana.

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